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Febbre del Nilo, dalla Regione ancora nessuna risorsa

23/01/2012  - 

E' un vero e proprio grido d'allarme quello che lancia l'assessore provinciale all'Ambiente, Emanuele Cera, sul problema West Nile Disease, la Febbre del Nilo che nei mesi scorsi ha colpito in maniera preoccupante il territorio oristanese.

Il rischio è che non possa essere portato avanti il servizio di prevenzione sino ad oggi garantito dalla Provincia, in forte dubbio per i prossimi mesi a causa del mancato riconoscimento delle risorse regionali appositamente destinate a fronteggiare questo stato d'emergenza, sancito anche con l'ordinanza emanata a firma del Presidente Cappellacci.

La grave situazione è segnalata con una nota che l'assessore provinciale all'Ambiente Emanuele Cera ha inviato all'assessorato regionale alla Sanità in questi giorni, ribadendo quanto già chiesto nello scorso mese di novembre.
Accertati numerosi focolai di virus, questo nei primi mesi di settembre del 2011, la Provincia di Oristano ha intensificato il servizio di disinfestazione, normalmente effettuato nelle zone focolai di zanzare (zone umide, canali di irrigazione, risaie, focolai urbani) ma, in virtù dell'emergenza, con interventi estesi anche nel territorio a maggiore concentrazione di scuderie.

Per far fronte a questo stato d'emergenza estiva si è dovuto integrare il personale di ruolo addetto alla disinfestazione con assunzioni a tempo determinato, impegnando ulteriori risorse finanziarie per 580mila euro, prolungando sino a dicembre 2011 il servizio antilarvale, tenuto conto delle caratteristiche climatiche, morfologiche e idrogeologiche del territorio provinciale, ricco di focolai e zone umide.

"Siamo preoccupati", ha detto l'assessore Cera, "perché le risorse regionali sono necessarie per assicurare il servizio di prevenzione. In questi mesi invernali la diffusione del virus della febbre del Nilo è attenuata per questioni climatiche, ma verosimilmente fra due mesi, con l’innalzarsi delle temperature, potrebbe ripresentarsi in tutta la sua gravità, richiedendo misure speciali per arginare il diffondersi dell’insetto vettore. Chiediamo che in tempi brevi si dia comunicazione delle somme regionali appositamente destinate che consentano alla Provincia di pianificare le necessarie attività con un congruo anticipo".

Alla stessa problematica della diffusione della WND, è legata la notevole concentrazione di piccioni presente in vari edifici e località del territorio provinciale, che oltre a creare inconvenienti dal punto di vista igienico-sanitario a causa della produzione considerevole di guano ed al creare condizioni favorevoli allo sviluppo di acari, pidocchi e insetti vari, fungono anche da mantenimento del serbatoio del virus (WND).