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No alla ipotesi di chiusura di alcuni uffici postali

14/10/2011  - 

Contro l’ipotesi di chiudere alcuni uffici postali del territorio si schiera il presidente della Provincia di Oristano Massimiliano de Seneen, la Giunta e il Consiglio provinciale, riunito a Palmas Arborea nell’aula dell’Unione dei Fenici alla presenza di un folto pubblico, sindaci e sindacalisti. Le sedi in pericolo sarebbero quelle di Magomadas, Sciamanna, Siapiccia e Palmas Arborea.

I servizi non devono essere depotenziati, questa la linea espressa con fermezza durante l’incontro ma per ora, secondo Angelo Medde segretario regionale di UILPOST, si tratta solo di illazioni riprese da qualche organo di informazione. Ma intanto il fronte della dirigenza postale tace e non ha ancora risposto ad una lettera di chiarimento inviata dal presidente della Provincia Massimiliano de Seneen.

Unanime il coro dei no: dal presidente del Consiglio Provinciale, Mauro Solinas, al sindaco di Palmas Arborea Stefania Piras: "siamo un centro in espansione, ha dichiarato il sindaco, con un incremento negli ultimi anni del dieci per cento di residenti e oggi superiamo i 1400 abitanti”.
No anche da Velio Melas, sindaco di Siamanna “con i tagli ci tolgono la nostra identità”. Pollice verso ancha da parte del sindaco di Santa Giusta, Angelo Pinna, mentre quello di Magomadas Alessandro Naitana, ricorda che il suo ufficio postale è ancora in capo a Nuoro e ha suggerito di chiudere i conti con Bancoposta e di trasferirli altrove.

Testimonianze anche da parte del consigliere provinciale, Efisio Trincas del PSd’AZ, che ha denunciato il fallimento del sistema italiano e suggerito leggi specifiche per la Sardegna che considera "Nazione" e di Battista Ghisu del PD, che ha ripercorso i contenuti di una interpellanza che andrà in discussione nel Consiglio provinciale di Oristano, mentre Francesco Federico, dello stesso gruppo politico, ha detto che si taglia per mantenere privilegi centrali denunciati da Angelo Medda relativamente al fatto che la dirigenza delle poste a livello nazionale, in alcuni casi, ha attribuito 240 mila euro quale premio di risultato.

Erano presenti anche Franco Vargiu della CGIL e Alberto Cerrone della CISL, che ha espresso critiche contro la politica dei tagli e denunciato il fatto che nei posti di lavoro quanti vanno in pensione non vengono sostituiti.

A chiudere il dibattito il consigliere Stefano Figus dell'Italia dei Valori, il quale ha sostenuto l’esigenza di che i costi sociali vanno concordati ed il consigliere Egidio LOI del PDL ha illustrato un documento che di fatto ha riassunto i contenuti del dibattito, dando mandato al presidente della Provincia di sviluppare ulteriori passi verso la Direzione Centrale di Poste Italiane.