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Presentato uno studio scientifico sull'erosione delle coste alte

21/03/2011  - 

L'assessore provinciale all’Ambiente e Protezione Civile, Emanuele Cera, ha presentato, venerdì 18 marzo, alla presenza del Prefetto di Oristano, di alcuni Sindaci ed amministratori locali, i risultati di uno studio scientifico che ha interessato una delle aree più sensibili e fragili del territorio ossia la fascia costiera rocciosa. Si tratta dell'analisi stratigrafico – morfologico e censimento dei processi franosi in atto sulle coste alte nel settore costiero compreso tra Capo San Marco e Capo Marrargiu, risultato di un Dottorato di Ricerca sulla difesa e conservazione del suolo, vulnerabilità ambientale e protezione idrogeologica che nasce dalla stipula di una convenzione tra l'Assessorato Provinciale all’Ambiente e il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Cagliari, rappresento dal Dott. Salvatore Carboni che ha presentato in dettaglio lo studio. Ha portato la sua testimonianza e l’esperienza maturata anche il Dott. Paolo Sardu che ha realizzato il Dottorato.
La Provincia di Oristano, pronta a sostenere le iniziative che interessino problematiche ambientali, ha aderito alla proposta di collaborazione al Dottorato assegnando un consistente sostegno finanziario alla ricerca, approfondendo, in questo modo, anche la conoscenza sui criteri della costa e sui processi di erosione naturale esercitati dagli agenti atmosferici sulle coste rocciose del nostro territorio.
<<Siamo ben consapevoli che l'azione del mare e dei venti sulle compagini rocciose non può essere contrastata>>, sostiene l'Assessore Emanuele Cera, <<nel migliore dei casi può essere rallentata ma con metodi che, oltre a rivelarsi vani e dispendiosi avrebbero anche un forte impatto negativo sull'ambiente. Credo sia corretto assumere la chiara posizione di assecondare i processi naturali,>> prosegue l'assessore Cera, << favorendo la progettualità di quelle indispensabili infrastrutture in aree e luoghi che tengano conto sia della salvaguardia dell'ambiente che della velocità di avanzamento dell'erosione meteomarina naturale>>.

In quest'ottica è altrettanto fondamentale il ruolo dei Comuni, che devono portare a conoscenza dei cittadini e dei turisti le possibili situazioni di rischio sugli arenili posti a ridosso di costoni rocciosi, dovute all'azione disgregatrice che le forze esogene esercitano su di loro.
La Provincia, d'altro canto, si fa parte diligente nel coordinare quest'azione divulgatrice che potrà essere più capillare durante la stagione estiva anche con l'ausilio della collaudata ed ultra ventennale attività di prevenzione dei rischi da balneazione.
<<Questi concetti oggi assumono un significato ancora più importante se vengono inquadrati nel più ampio contesto delle problematiche di competenza della Protezione Civile>>, precisa l’Assessore Cera, che evidenzia i margini sempre più ristretti della fatalità ed dell'imprevedibilità degli eventi naturali.
E' pur vero che il territorio oristanese non presenta rilevabili indizi premonitori di grande dissesto, ma è altrettanto vero che molteplici sono le micro azioni che possono mettere a rischio persone o cose, e la fascia costiera rocciosa è, per la sua variegata natura geologica, la più esposta.
<<Nel corso della presentazione sono state evidenziate alcune criticità che verranno prontamente segnalate ai Comuni che non hanno preso parte all’incontro>> conclude l'assessore Cera, <<una capillare informazione mirata a prevenire ed evitare spiacevoli rischi>>.

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