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Risanamento degli stagni, NO al taglio delle risorse

09/05/2013  - 

E' una corsa contro il tempo quella che la Provincia ha intrapreso per impedire il definanziamento, da parte della Regione, delle opere di risanamento degli stagni dell'oristanese. L'assessore provinciale all'ambiente Emanuele Cera ha sollevato pubblicamente il problema già da qualche settimana, non appena avuto conoscenza del progetto di finanziaria regionale, che prevede appunto il definanziamento delle opere finanziate con risorse degli esercizi 2009 e 2010 per i quali non sussista, alla chiusura dell'esercizio 2012, un'obbligazione giuridicamente perfezionata.

La notizia ha messo in allarme soprattutto le cooperative dei pescatori, pronte a sostenere, anche attraverso una mobilitazione, le azioni che la Provincia ha posto in essere per impedire il definanziamento. Azioni che sono state messe a punto proprio nel doppio incontro tenutosi oggi in Provincia, il primo in mattinata con la Commissione ambiente e i rappresentanti del comparto pesca delle Associazioni di categoria (Gabriele Chessa della Lega Cooperative, Raffaele Manca dell'Unione Cooperative, Roberto Marongiu dell'UNCI), il secondo nel primo pomeriggio con l'assessore Emanuele Cera e i presidenti delle Cooperative dei pescatori dell'oristanese. In entrambi gli incontri è stato evidenziato il paradosso di una Regione, che per ritardi imputabili solo a se stessa, mette a rischio finanziamenti attesi da anni.

"A questo punto, però, è necessario mettere da parte le contrapposizioni - ha detto l'assessore Cera - e far sì che vengano approvati degli emendamenti che modifichino il comma 1 dell'art. 3 della finanziaria regionale per consentire il mantenimento delle risorse"

Una posizione condivisa anche da Bepi Costella, presidente della commissione provinciale all'ambiente e dai consiglieri provinciali Stefano Figus e Andrea Casu presenti all'incontro, ma anche dalle cooperative dei pescatori e dai rappresentanti delle Associazioni di categoria, che invieranno immediatamente alla Regione un documento congiunto di presa di posizione contro l'ipotesi di definanziamento.

Richiesta d'altronde più volte sollecitata direttamente dall'assessore Cera, l'ultima in data odierna che segue quella di fine aprile, con la quale si ribadisce la forte preoccupazione per la possibile perdita di ingenti e indispensabili risorse destinate agli stagni.  Se confermato il definanziamento - scrive Cera nella nota indirizzata al presidente del Consiglio Regionale e a tutti i capigruppo - si rischierebbero forti tensioni e reazioni sociali, proprio in un momento delicato, che potrebbe generare manifestazioni e forti prese di posizione.

In pratica, sono in forse le opere di risanamento degli stagni di Marceddì, Santa Giusta, Corru s'Ittiri e Cabras, che pur essendo lavori in concessione da parte della stessa Regione, necessitano di un progetto esecutivo approvato entro due mesi dalla data di entrata in vigore della stessa legge finanziaria, con procedura di affidamento lavori entro i due mesi successivi. L'attribuzione delle risorse è avvenuta solo nel 2011, annualità successiva a quella di iscrizione nel bilancio della RAS.

I finanziamenti riguardano gli interventi per il risanamento degli stagni di Marceddì (2.200.000 euro), Santa Giusta (3.000.000 euro), Corru s'Ittiri (1.200.000 euro) e Cabras (2.200.000 euro).