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Scuola, entro febbraio il nuovo Piano della rete scolastica

23/12/2010  -  Tematiche: Scuole

La Regione definirà entro il prossimo 28 dicembre le linee guida relative al Piano di dimensionamento della Rete Scolastica Regionale ed entro il 28 febbraio dovranno essere approvati tutti i Piani provinciali che tracceranno lo scenario della scuola nel 2011-2012. E' quanto scaturito da un incontro tenutosi a Cagliari tra l'assessore regionale alla pubblica Istruzione Sergio Milia, gli assessori provinciali delle otto province sarde, i rappresentati dell'UPS e dell'ANCI. “Avvierò immediatamente un’ampia consultazione per un confronto sui contenuti del nuovo piano di dimensionamento scolastico”, ha annunciato l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Serafino Corrias, all’indomani del confronto con la Regione "e di questo l'assessore ha informato anche il Consiglio Provinciale nel corso della seduta di questa mattina.

“Non appena saranno definite le linee guida dalla Regione, sarà mia cura convocare tutti i soggetti protagonisti nel mondo scolastico e le istituzioni locali: dirigenti scolastici, organizzazioni sindacali, personale docente e non, rappresentanti degli studenti, le unioni dei Comuni e la commissione provinciale alla cultura e pubblica istruzione” ha dichiarato Corrias. “Con loro verificheremo le esigenze del territorio, perché la scuola della nostra provincia sia una scuola di qualità. Ad oggi abbiamo già diverse istanze degli istituti superiori per l’attivazione di nuovi corsi, le sosterremo per aiutare queste scuole a rispondere con più efficacia anche alle mutate richieste del mondo del lavoro. Per la scuola dell’infanzia e le elementari sarà necessario trovare validi punti di intesa tra le diverse Amministrazioni comunali”.

Sul tavolo dell’assessore regionale Milia gli assessori alla Pubblica istruzione delle Province sarde avevano già presentato la proposta di mantenimento, in tutti i Comuni della Sardegna, di almeno un plesso scolastico. Impegno che, però, come emerso dalla riunione, difficilmente si riuscirà a onorare. Le proiezioni sulla natalità mostrano, infatti, dati sempre più allarmanti ed il rischio sarebbe quello di costituire le cosiddette pluriclassi per mantenere almeno un plesso scolastico nei piccoli paesi. Si vuole evitare questa eventualità per assicurare un’offerta didattica qualificata che salvaguardi l’inserimento in classe normali e un percorso di apprendimento più efficace per gli alunni.