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Conclusa la privatizzazione della SO.GE.A.OR

28/11/2017  - 

Con la firma del contratto di vendita sottoscritto ieri, a Cagliari davanti ad un notaio, da parte dei soci pubblici e dei nuovi azionisti, si è conclusa la fase di privatizzazione della SOGEAOR, la società di gestione dell’Aeroporto di Fenosu. La Provincia di Oristano, in qualità di socio di maggioranza (deteneva il 75% delle azioni), ha svolto il ruolo di capofila nella complessa fase di vendita delle quote azionarie, detenute anche dal Comune di Oristano, dal Consorzio Industriale, dalla Sfirs e dalla Regione Sarda.

Gli aspetti legati al passaggio tra pubblico e privato ma soprattutto le nuove prospettive di sviluppo dell’Aeroporto di Fenosu sono state illustrate questa mattina in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, in rappresentanza dei soci pubblici, l’amministratore straordinario della Provincia, Massimo Torrente e il Sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, quindi i rappresentanti delle società subentranti, Riccardo Faticoni per Aeronike e Giacomo Cao per il Distretto Aerospaziale della Sardegna (Dass) Scarl. Presenti anche il direttore generale dell’ENAC, Marco Di Giugno e il liquidatore della società, Alberto Annis.

E’ stato Massimo Torrente ad aprire gli interventi, con il ringraziamento alla struttura amministrativa della Provincia per il lavoro svolto e l’augurio ai proprietari di poter dare nuove prospettive all’aeroporto di Fenosu, auspicando che nuovi progetti e nuove idee possano rivitalizzarlo.

Da parte sua, il sindaco del Comune di Oristano, ha assicurato la massima collaborazione e disponibilità verso i nuovi azionisti, per creare la necessaria sinergia tra pubblico e privato a vantaggio dello sviluppo della città e del territorio.

Una nuova pagina, dunque, si apre per l’aeroporto di Fenosu e per la SO.GE.A.OR, dopo il rischio di fallimento evitato grazie anche all’operato del liquidatore, Alberto Annis, che ha gestito una difficile fase di transizione durata diversi anni.

Un futuro che per l’aeroporto di Fenosu sarà legato al settore dell’aviazione generale, così hanno dichiarato Faticoni e Cao, un campo nel quale l’Aeronike già opera con la manutenzione dei velivoli, attività attualmente dislocata a Bologna e che potrà, a breve, essere trasferita a Fenosu.

Un altro campo d’interesse della nuova proprietà sarà quello della formazione, con l’obiettivo di attrarre una delle più importanti scuole di volo nazionali per aprire a Fenosu una sede importante di formazione per piloti e tecnici aeronautici, non solo per gli studenti della Sardegna ma anche a livello internazionale, vista la fortissima richiesta a livello mondiale di queste figure professionali.

Un aeroporto aperto anche ad altri ambiti, quale quello del paracadutismo o come scalo per aerei privati, viste le difficoltà riscontrate ad atterrare in un aeroporto commerciale. Oppure ancora come spazio per l’effettuazione di test e certificazione di velivoli senza pilota, con lo sviluppo di un progetto presentato dalla GEM Elettronica, una dei soci del DASS, in collaborazione con Airbus, il colosso europeo dell’ingegneria aerospaziale, con la sperimentazione di velivoli che operano senza gps.

Nelle intenzioni dei nuovi azionisti, dunque, Fenosu dovrebbe diventare una infrastruttura aeroportuale importante nel panorama regionale, che potrà consentire lo sviluppo non solo del settore aerospaziale ma anche del territorio oristanese, con conseguenti auspicate ricadute anche dal punto di vista occupazionale. In questo senso, così come previsto anche dal bando redatto dagli uffici della Provincia di Oristano, i nuovi responsabili della SOGEAOR hanno assicurato che gli ex dipendenti della società saranno i primi ad essere richiamati nel momento in cui si verranno a creare le condizioni per farlo. Su questo tema Faticoni e Cao hanno voluto precisare che opereranno con le dovute attenzioni e con la politica dei piccoli passi, proprio per assicurare stabilità e futuro all’aeroporto dei Fenosu.

Ha chiuso gli interventi Marco Di Giugno, il direttore generale dell’ENAC, l’ente nazionale dell’aviazione civile, per sottolineare che Fenosu è ad un nuovo punto di partenza, con il passaggio dal pubblico al privato e con una compagine proprietaria che ha già conoscenza del settore. Per Di Giugno le prospettive dell’aeroporto sono ottime anche se, al momento, non nel campo del trasporto pubblico, né del trasporto merci, ribadendo che la presenza di un aeroporto non garantisce, in generale, lo sviluppo del territori, ma diventa fondamentale se supportato dallo stesso territorio.

Forte, poi, il richiamo del responsabile dell’Enac verso il ritardo della Regione Sardegna in merito alla mancata adozione del Piano Regionale dei Trasporti, necessario per dare pari dignità a tutti gli aeroporti sardi che sono cinque.