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Consiglio Provinciale, approvato l'assestamento di bilancio

04/12/2012  - 

E’ stata una riunione sofferta e contesa quella tenuta ieri dal Consiglio Provinciale di Oristano, che ha discusso e approvato all’unanimità, l’assestamento al bilancio preventivo 2012 illustrato in aula dall’assessore alle finanze Alfonso Marras. Un documento in linea con il rigore imposto dalle misure nazionali e regionali: la Regione Sardegna, ad esempio, deve trasferire alle Provincia 8 milioni di euro e non dispone la misura per effetto dei vincoli del patto di stabilità, cosa che determina l’impossibilità di impegnare e spendere risorse finanziarie pur a disposizione.

Con il documento approvato sono stati salvaguardati gli interventi strategici, come la garanzia per la prosecuzione dei lavori socialmente utili, la disabilità e il riscaldamento nelle scuole, mentre ha trovato incremento anche il fondo di riserva a garanzia di futuri impegni.

Il Consiglio ha recepito come raccomandazione un emendamento presentato dai consiglieri Oppo, Costella, Carta e Mele richiedente modifiche al documento ufficiale, emendamento che in Aula ha provocato contrastate valutazioni e coinvolto a lungo l’attenzione dell’Assemblea con affermazioni che hanno riguardato anche l’esigenza di una verifica politica all’interno della maggioranza. Esplicito il riferimento del consigliere dell’UDC Renzo Ibba, che ha parlato di “scollamento” e quello di Mario Olla del PDL che, a suo dire, il presidente della Provincia non rappresenta più direttamente la maggioranza e il PDL.

Nel suo intervento il presidente della Provincia ha affermato di “prendere atto dello scollamento da più parti denunciato e che questo non arriva come un fulmine a ciel sereno però, ha proseguito, un ammiraglio insegnava che una cosa è condurre una nave quando il mare è calmo, un’altra è quando c’è la tempesta dove emergono non solo i limiti dell’equipaggio ma anche quelli strutturali dell’ imbarcazione”. Considerazioni non prive di amarezza ma che al presidente della Provincia non fanno perdere di vista l’essenziale. 

Si tratta di crisi? Probabilmente no, ma cenni e intenzioni per andare verso un non improbabile rimpasto. Tutte ipotesi da verificare in questi tre mesi caldi di legislatura, in attesa che siano definite le prospettive del sistema Province, a livello nazionale in parte salvaguardate dal Governo e nell’Isola messo in discussione da altrettanti discutibili esiti referendari e da una altrettanto discussa quanto improvvida legge regionale che ne decreta il commissariamento a partire dal 28 febbraio 2013, scavalcando di fatto il principio costituzionale della naturale scadenza degli organi eletti, al quale si richiamano l’Unione Province Sarde e il Consiglio delle Autonomie Locali per dare tempo, in Sardegna, per giungere ad una riforma dell’intero comparto delle autonomie locali: Comuni, Province, la stessa Regione.

Quanto ai lavori del Consiglio provinciale, convocato per il 3,7 e 10 dicembre, il dibattito ha registrato gli interventi di Bepi Costella, Renzo Ibba e Salvatore Crobu dell'UDC, Efisio Trincas e Gianni Pia del PSd’AZ, Stefano Figus dell'IDV, Francesco Federico, Roberto Scema e Battista Ghisu del PD, Alfredo Mameli Fortza Paris, Serafino Oppo, Mario Olla, Cristiano Carrus del PDL e il presidente del Consiglio Mauro Solinas