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Febbre del Nilo, emergenza piccioni ad Arborea

27/01/2012  - 

Ormai è accertato. Da studi recenti dell'Università di Ferrara e di Bologna è stata riscontrata la positività dei piccioni alla West Nile Disease (Febbre del Nilo), quindi sono veri e propri serbatoi del virus. Una convivenza pericolosa, quella tra le zanzare e piccioni, che ancor più degli uccelli migratori, aumentano il rischio di diffusione del virus.

Urgente, quindi, la richiesta che l'assessore provinciale all'Ambiente Emanuele Cera ha inviato all'assessorato regionale all'Igiene e Sanità ed al direttore generale della ASL n. 5 di Oristano, con la quale viene sollecitato un intervento che permetta di contenere la popolazione di volatili, fondamentale atto di prevenzione per la lotta all'espansione della malattia.

"La richiesta è che la Regione intervenga direttamente", ha detto l'assessore Cera, "oppure anche con la concessione di un finanziamento per interventi mirati, così da non rendere vani tutti gli sforzi profusi sino ad oggi dalla Provincia di Oristano".

E' dal mese di settembre scorso, infatti, che in virtù dell'emergenza West Nile Disease, l'assessorato all'ambiente della Provincia ha intensificato il servizio di disinfestazione, con interventi estesi nel territorio a maggiore concentrazione di scuderie, oltre che nelle zone normalmente monitorate fonte di focolai di zanzare (zone umide, canali di irrigazione, risaie, focolai urbani).

"Il problema è sentito particolarmente ad Arborea" ha proseguito l'assessore Cera, "vista la presenza di oltre 50 mila piccioni nel comune. Questo fatto, associato all'esistenza di numerosi allevamenti di bovini ed equini e alle condizioni di alta umidità che favorisce la proliferazione delle zanzare, costituisce un mix ad alto rischio per la diffusione della malattia".

La problematica sarà oggetto di discussione nella prossima riunione della Commissione provinciale all'ambiente convocata dal presidente, il consigliere Giuseppe Costella.