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Risanamento dello stagno di Cabras

03/02/2011  - 

Le problematiche connesse al giacinto d'acqua sono state affrontate in un incontro, tenutosi lo scorso 1 febbraio a Cagliari, al quale hanno partecipato gli enti e gli organismi interessati al risanamento dello stagno di Cabras, che a seguito dell'onda di piena dello scorso 23 dicembre è anch'esso minacciato dall'espansione incontrollata della pianta acquatica.
La Provincia di Oristano, presente con l’Assessore all’Ambiente Emanuele Cera ed i tecnici del Settore Ambiente e Suolo, ha sottolineato l’urgenza di pervenire alla definizione di procedure operative prima dell’arrivo della stagione calda, durante la quale le condizioni ambientali favoriscono la riproduzione della specie infestante.
Infatti, se da un lato il tempestivo intervento messo in atto dai Comuni attraversati dal rio Mar’e Foghe e dal Consorzio di Bonifica, con il coordinamento della Provincia, ha permesso di asportare il 95% della massa vegetale accumulatasi sul rio, dall’altro rimane da eseguire la rimozione di ogni singolo esemplare rimasto sia a monte che a valle dello sbarramento di Piscaredda.

Il Comitato di sorveglianza dello stagno di Cabras, supportato dal gruppo scientifico coordinato dal prof. Nicola Sechi, a breve si esprimerà sulle modalità di completamento della pulizia sia dello stagno che del tratto finale del rio Mar’e Foghe che dovranno garantire la tutela della biodiversità.
Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti del nuovo Consorzio Coop. Pontis, l’Assessore Cera ha chiesto ai funzionari dell’Assessorato RAS dell’Agricoltura di verificare, alla luce della concessione di pesca in essere e dei fondi programmati per il risanamento dello stagno, quale ruolo poter affidare ai pescatori per la pulizia dei canneti presenti sul perimetro dello specchio d’acqua invasi dal giacinto.
Relativamente al finanziamento regionale previsto e non ancora erogato per il risanamento degli stagni, l’Assessore Emanuele Cera precisa di aver sollecitato, da diversi mesi, l'erogazione delle risorse al fine di attivare il Programma di interventi per il ripristino ambientale dei compendi lagunari e stagnali ricadenti del territorio.
La Provincia sin da luglio ha predisposto una proposta di interventi condivisi con le cooperative della pesca, le istituzioni locali ed il mondo universitario poi trasmesso alla Regione, in cui si evidenzia l’opportunità di coinvolgere anche gli operatori che gestiscono i compendi in alcune azioni di risanamento ambientale.
La definizione degli interventi da attuare è urgente per evitare il rischio di aggravare una situazione che coinvolge tutto il settore della pesca, con problematiche di carattere sociale, che si ripercuoterebbero inevitabilmente sull'intera economia locale.
Durante l’incontro del 1 febbraio la Regione Sardegna, recependo le proposte della Provincia di Oristano, ha consegnato una bozza di convenzione relativa agli interventi di asportazione della mercerella enigmatica dagli stagni di Marceddì e di Corru S’Ittiri.
Il documento nei prossimi giorni verrà integrato e completato, in base anche alle indicazioni della Provincia, in merito alla possibilità di recepire le istanze di coinvolgimento auspicate dagli operatori dei compendi e sarà di riferimento anche per definire gli atti di finanziamento degli altri interventi programmati