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Azioni finalizzate alla rimozione delle piante infestanti nel Rio Mar’e Foghe

05/11/2010  - 

Sono avviati, saranno intensificati e da concludersi in tempi brevi gli interventi per la rimozione delle piante infestanti che da Zeddiani-Baratili, Riola Sardo e Nurachi hanno infestato il Rio “Mare Foghe”. E' la decisione assunta dalla conferenza di servizi promossa dall'assessorato all'ambiente dalla Provincia di Oristano alla quale, con l'assessore Emanuele Cera e il dirigente del settore Antonio Sanna, hanno preso parte il prof. Nicola Sechi dell'Università di Sassari ed i rappresentanti dei comuni di Riola, Nurachi, Zeddiani e Cabras, Vigili del Fuoco, Genio Civile, Consorzio di Bonifica, Consorzio Coop.ve Pontis, Arpas, Corpo di Vigilanza Ambientale e Savi.

Un insieme di Enti e Istituzioni preoccupati per l'estendersi del fenomeno per la presenza del “giacinto d'acqua” e di un'altra erba infestante, segnalata dal prof. Sechi “l'Hydrocotyle” che si è radicata sul letto del fiume e la cui estirpazione, come ha specificato il docente, presenta aspetti più complessi. Entrambi sono comunque fenomeni che devono essere eliminati per evitare la definitiva compromissione dello stagno di Cabras, l'utilizzo del corso d'acqua, il pericolo di esondazioni.

La conferenza di servizi si è soffermata in modo particolare del come smaltire le erbe infestanti anche per la concomitante presenza sul territorio circostante il fiume, dei vincoli SIC e Zone di Protezione Speciale.

Verificata, ma occorre trovare un sito adatto, la possibilità di dar fuoco alle erbe dopo un periodo di essiccazione ponendo attenzione al fatto che non diventi luogo di pasto per animali che a loro volta trasferirebbero altrove i semi delle erbe aliene.

Valutata anche la possibilità di conferirle per la trasformazione in un impianto che produce biogas oppure fertilizzanti.

Aspetti che saranno meglio definiti in un prossimo incontro tecnico, per ora sul fiume proseguono i lavori di rimozione delle piante attraverso l'impiego di due mezzi meccanici, di un escavatore idraulico del Consorzio di Bonifica e di una macchina ricaricatrice della Provincia operanti sulle sponde del fiume unitamente a due imbarcazioni del comune di Baratili S.Pietro e dello stesso Consorzio. Una pala meccanica è messa a disposizione dal comune di Riola Sardo, mentre lo stesso comune e la Provincia metteranno a disposizione due dispositivi galleggianti che agevoleranno la raccolta della biomassa effettuata con i bracci meccanici.

Dal canto suo l'assessore Emanuele Cera ha comunicato di aver inviato all'Assessorato Regionale all'Ambiente un'urgente richiesta di finanziamento finalizzata ad effettuate uno studio sul fenomeno nella considerazione della ripetibilità dello stesso e della sua non improbabile estensione anche nelle acque della laguna di Cabras