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Edilizia scolastica, penalizzate alcune scuole: la protesta della Provincia e dei sindaci di Seneghe, Santa Giusta e Tramatza

31/07/2014  -  Tematiche: Scuole

Progetti prima meritevoli più degli altri, ora invece penalizzati e probabilmente inattuabili: è questa, in sintesi, l'incredibile situazione che si è venuta a creare in merito ai progetti sull'edilizia scolastica presentati dalla Provincia di Oristano, inclusi dal Governo nazionale tra gli interventi previsti dal cosiddetto Decreto sul Fare, ma finanziati solo parzialmente perchè ammessi in una fase precedente.

Progetti che già la Regione Sardegna aveva ritenuto talmente validi da ammetterli nel primo gruppo di interventi finanziati.
La discriminazione sta nella quota di finanziamento riconosciuta a questi progetti: appena il 30%, con il restante 70% quale quota di cofinanziamento da parte degli enti proponenti, mentre gli interventi ammessi con il Decreto del Fare sono finanziati al 100%.

Una penalizzazione inaccettabile, che il presidente della Provincia Massimiliano de Seneen, l'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Serafino Corrias hanno voluto denunciare con una nota indirizzata all'assessore regionale alla Pubblica Istruzione, alla parlamentare Caterina Pes, agli assessori e consiglieri regionali della provincia di Oristano, al presidente dell'Unione Province d'Italia e ai responsabili delle organizzazioni sindacali territoriali dell'oristanese CGIL-CISL-UIL-UGL.

Nella nota, sottoscritta anche dai Sindaci Antonio Lucchesu di Seneghe, Angelo Pinna di Santa Giusta e Stefano Pala di Tramatza, anch'essi penalizzati rispetto ai finanziamenti più consistenti assegnati nell'ambito degli interventi sulle "Scuole sicure", viene evidenziato come sia la Provincia che i Comuni interessati, per le persistenti difficoltà finanziarie, non potranno garantire il restante 70% con proprie risorse, rendendo di fatto impossibile eseguire gli interventi.

Il richiamo ai rappresentanti nazionali e regionali è a difesa prima di tutto degli studenti di quegli istituti superiori, perchè possano anch'essi frequentare scuole il più possibile adeguate, sicure e confortevoli.

La richiesta è di rivedere il finanziamento concesso, adeguandolo al 100% così come gli altri ammessi, una compensazione potrebbe essere presa in carico da parte della stessa Regione sarda nell'ambito del Progetto Iscol@.

La lettera di protesta