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Il Consiglio ribadisce il NO al Progetto Eleonora

21/05/2013  - 

Il Consiglio provinciale di Oristano è tornato sul problema del Progetto Eleonora che la Saras intende realizzare ad Arborea attraverso la trivellazione di un pozzo per la ricerca di metano. L’Assemblea lo fa a seguito di una mozione presentata dal Gruppo del PD e dopo che vi era già stato un recente dichiarato pronunciamento dell’aula ricordato dai consiglieri Marcello Serra del MPA, Salvatore Crobu dell'UDC, Enzo Saba e Alfredo Mameli di Fortza Paris. La contrarietà al progetto era stata già espressa e nella discussione è emersa la posizione secondo la quale non fosse corretto esprimere il voto su un documento contenente il diniego per ricerche riguardanti altri territori. Compatto il Gruppo PD nel ribadire che la mozione, peraltro presentata a suo tempo, trovava una motivata ragione d’essere, in quanto si approssima la scadenza per la presentazione delle opposizioni alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), prevista per prossimo il 14 giugno, mentre per il 30 maggio è prevista la presentazione ad Arborea. Nei loro interventi a lungo ne hanno parlato Roberto Scema, Battista Ghisu, Mario Tendas e Francesco Federico del PD, Efisio Trincas del PSd’AZ, Sebastian Madau di Progres, Bepi Costella dell'UDC e l’indipendente Stefano Figus, secondo i quali la Provincia deve ribadire il suo no al Progetto presentando le proprie osservazioni in linea con le richieste delle popolazioni.

Il dibattito su questo punto si è concluso con gli interventi del presidente del Consiglio Provinciale, Mauro Solinas, dell’assessore all’Ambiente Emanuele Cera e il voto unanime sulla mozione rivisitata in alcune sue parti.

In Consiglio è stata, quindi, presentata l’interpellanza del Gruppo PD sulle società partecipate ed in particolare sulla SEA, l'Agenzia per l'Energia Sostenibile della Provincia di Oristano, sulla quale è intervenuto il Capogruppo Mario Tendas che ha chiesto quali fossero gli orientamenti dell’esecutivo sulle scelte che dovranno essere adottate. Replica affidata al presidente Massimiliano de Seneen, il quale ha ricordato che la SEA non può avere un futuro diverso dalle altre partecipate per via delle limitazioni imposte a livello nazionale. Materia in costante evoluzione, ha aggiunto de Seneen , ma al momento l’indirizzo e che le partecipate devono essere alienate entro il 30 giugno o poste in liquidazione entro il 31 dicembre.
Il presidente ha anche precisato che questi passaggi non sono di competenza della Giunta, ma del Consiglio e che l’Assemblea, quanto prima, sarà chiamata ad affrontare il problema adottando una specifica delibera.