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In Consiglio la discussione sulla partecipata SPO

06/03/2012  - 

Il Consiglio provinciale di Oristano torna ancora una volta sulle Società partecipate e questa volta la lente di ingrandimento scruta la SPO srl, società alla quale fanno capo i lavoratori socialmente utili, addetti ai diversi servizi di manutenzione.

Approfondimenti necessari,  hanno spiegato in apertura di seduta il presidente del Consiglio Mauro Solinas e della Giunta Massimiliano de Seneen, necessari per fare chiarezza sul percorso operativo della SPO a seguito di alcuni interventi sugli organi di informazione.

Prima di affrontare la discussione in Consiglio, da parte del CdA della SPO è stata presentata una relazione aggiornata contenente l’insieme di elementi di valutazione necessari per avere un’idea della struttura e della sua operatività.

La SPO era titolare di un contratto di servizio triennale (ottobre 2008/2011), prorogato sino al 31dicembre 2011. Il contratto annuo era di 708 mila euro più Iva, oltre al servizio di tabellamento delle oasi per 70 mila euro che prevedeva, attraverso una società interinale, la presenza di due addetti a tempo determinato. Il 100% del contributo, per i primi tre anni, è stato garantito dalla Regione. Per il biennio 2011/2013 il contributo scende al 75% (50% in quota RAS e 25% Provincia), percorso contributivo che si concluderà il 1° ottobre 2013.

Nel 2011 le spese sostenute sono state pari a 832 mila euro, attualmente sono in forza 39 operai e 2 impiegati tecnici, sono state effettuate 67 mila ore di lavoro, si registra un risultato d’esercizio pari a 80 mila euro e vi sono somme accantonate a riserva per 228 mila euro.

In un’aula attenta, che aveva tra il pubblico una folta delegazione dei lavoratori della SPO oltre ad alcuni lavoratori della Sogeaor, otto consiglieri provinciali hanno preso la parola, in particolare sulle prospettive di questa società: Marcello Serra del MPA, Alfredo Mameli e Enzo Saba di Fortza Paris, Salvatore Crobu dell'UDC, Peppino Marras del Gruppo Misto, Mario Olla del PDL, Battista Ghisu e Roberto Scema del PD.

In sostanza il ragionamento dei componenti l’Assemblea è stato questo: positiva , anche se con iniziali riserve, l’intuizione di costituire la SPO che nella fase iniziale aveva inglobato 44 lavoratori socialmente utili.

Riconoscimento dei livelli di professionalità conseguiti, comunque da migliorare e perfezionare, adeguamento della tempistica riguardante gli interventi e i tempi di esecuzione degli stessi. Sollecitata la complessiva riorganizzazione dei servizi, anche nella prospettiva di una estensione degli stessi finora dati in appalto, esempio lo sfalcio dell’erba lungo le strade di competenza, il cartellinamento delle oasi, aspetto che ha a lungo impegnato il Consiglio essendo stato un servizio per due operatori a termine in capo alla SPO ma assunti a termine da una società interinale.

In conclusione il costo dei servizi della SPO è stato quantificato per un milione e 200 mila euro l’anno e se affidati all’esterno il costo sarebbe di un milione e quattro. L’impegno comune è quello di reperire le risorse mentre il presidente Massimiliano de Seneen, in chiusura del dibattito, ricorda che la Corte dei Conti chiede la giustificazione dei costi e benefici e non solo su questo versante.