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Preoccupa la situazione della Società Bonifiche Sarde

01/06/2012  -  Tematiche: Attività produttive

La grave situazione di crisi e di incertezza in cui versa la Società di Bonifiche Sarde e la vertenza dell'Azienda è seguita con attenzione e preoccupazione dall'assessore provinciale Emanuele Cera, anche nella sua veste di Sindaco del Comune di San Nicolò d'Arcidano, Comune interessato alle sorti dell'importante azienda sia per i risvolti occupazionali che per quelli legati all'economia del territorio.

"E' indispensabile che la Regione attui quanto prima le procedure che permettano di dare continuità alle attività della più grande azienda agricola a capitale pubblico della Sardegna" ha detto l'assessore provinciale Emanuele Cera, "assuma decisioni che possano rilanciarla oppure che opti per la cessione della stessa, così da scongiurare il totale declino dell'attività primaria del territorio oristanese, salvaguardano l'aspetto occupazionale".

La Società Bonifiche Sarde, ubicata nel comprensorio di Arborea, Terralba e Marrubiu è un'azienda ad elevata vocazione agricola, in particolare zootecnica ed orticola, che negli anni ha assunto un'importanza di non poco conto in termini occupazionali ed economici per l'oristanese.

In merito alla vendita dell'azienda, è evidente che le passività continuamente prodotte dallo stallo della situazione attuale, renderanno ancor più difficile una eventuale cessione. "In ogni caso", precisa l'assessore Cera, "la cessione deve essere fatta a favore del sistema Arborea"

"La Regione continua ad ignorare la grave situazione in cui versa la SBS, di cui è proprietaria" prosegue l'assessore "nonostante le ripetute richieste, mi risulta che non sia stato convocato nessun tavolo di trattativa, cosa che lascia i lavoratori in una situazione di grave precarietà e incertezza sul proprio futuro".

Al momento i dipendenti, pur se in stato di agitazione, stanno assicurando il prosieguo dell'attività lavorativa, soprattutto nelle stalle accudendo gli animali. Una situazione che, così restando, comporterà gravi conseguenze nella lavorazione delle campagne, tenuto conto che ancora oggi non è stata avviata la semina del mais.

"Mi auspico un urgente e risolutivo intervento della Regione che scongiuri il fallimento dell'azienda", ha concluso l'assessore Emanuele Cera, "cosa che comporterebbe un ulteriore crisi del comparto agro - zootecnico ed un crollo della situazione economica del territorio e delle numerose famiglie che da essa dipendono".