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TORRENTE INCONTRA I CONSIGLIERI REGIONALI DELL’ORISTANESE

06/05/2024  - 

Le problematiche che affliggono la Provincia di Oristano sono state al centro, nella mattinata di venerdì 3 maggio, di un incontro tra l’Amministratore straordinario, Massimo Torrente, la Segretaria Generale e i dirigenti dell’Ente con i consiglieri regionali dell’oristanese.

In apertura di riunione, oltre al ringraziamento ai consiglieri presenti, Torrente ha espresso il proprio rammarico per la presenza di soli tre dei sette rappresentanti del territorio eletti, Salvatore Cao, Alessandro Solinas e Antonio Solinas.

Torrente ha rappresentato ai consiglieri le gravi criticità che la Provincia di Oristano, ormai da circa dodici anni, sta vivendo. “Una crisi giuridica istituzionale senza fine – ha commentato l’Amministratore straordinario – che ha generato una, altrettanto grave, crisi finanziaria e strutturale dell’Ente. In questi anni, abbiamo cercato di dare continuità, per quanto possibile, a funzioni fondamentali come la viabilità, l’edilizia scolastica e le competenze ambientali, convivendo con una situazione insostenibile, senza risorse e con il personale ridotto al minimo. Da oltre 300 dipendenti, siamo passati a un centinaio, una riduzione così drastica che rende difficile portare avanti anche l’ordinaria amministrazione”.

Nell’esporre la situazione, Torrente si è soffermato in particolare alla problematica principale che affligge il territorio: la viabilità provinciale. “Gli interventi sono programmati sulla base dei finanziamenti regionali e ministeriali, ma rimane il problema della gestione delle risorse, tenuto conto che la carenza di organico genera criticità in particolare nell’ambito dell’ufficio tecnico. Su questo aspetto – continua Torrente – sarebbe utile che la Regione estendesse la tempistica entro la quale è consentito l’utilizzo delle risorse assegnate, permettendo un margine operativo più ampio rispetto a quello in essere.”

I consiglieri regionali hanno preso atto delle difficoltà strutturale e finanziaria dell’Ente, quest’ultima riassunta dalla dirigente Sandra Pili, che ha evidenziato il tracollo delle entrate subito a partire dal 2014, con le trattenute statali per il contributo alla finanza pubblica che superano le entrate tributarie proprie.

Uno squilibrio che ha generato un debito con lo Stato, dal 2015 al 2023, di circa 72 milioni di euro, pur restando in capo alla Provincia diverse funzioni, alcune anche delegate dallo stesso Stato. La situazione attuale, ha precisato la Pili, rende praticamente ingestibile l’attività ordinaria, in particolare quella che interessa la viabilità, con la manutenzione stradale.

Su questo punto, dalla riunione è emersa la necessità di predisporre un Piano straordinario di manutenzione delle strade provinciali, che vivono una condizione d’abbandono di ormai dodici anni. Un piano pluriennale che dovrà essere condiviso da tutte le Province sarde con il coinvolgimento della Regione Sardegna e sull’argomento i consiglieri regionali hanno assicurato l’interesse prioritario da parte del neo assessore regionale ai lavori pubblici, Antonio Piu.

Altro aspetto affrontato nel corso dell’incontro è stata la necessità di intervenire con urgenza sul sistema degli enti locali in Sardegna, un iter che da anni subisce dei rinvii che hanno aggravato la situazione degli enti intermedi e, di conseguenza, della viabilità provinciale.

In chiusura, i consiglieri Salvatore Cao, Alessandro Solinas e Antonio Solinas hanno accolto l’appello dell’Amministratore straordinario, Massimo Torrente, per un incremento delle risorse assegnate alla Provincia da parte della Regione Sardegna, necessarie per far fronte soprattutto all’attività ordinaria, ad oggi in sofferenza come è emerso dagli interventi dei dirigenti dell’Ente.