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Terralba, comunità contro il Piano della fasce fluviali

31/10/2011  - 

E' forte il dissenso nei confronti del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali adottato dalla Regione Sardegna e la grande partecipazione popolare di venerdì scorso a Terralba ne è un'ulteriore testimonianza. Una folla di cittadini, infatti, ha invaso l'aula dell'istituto tecnico di Terralba, sede di una riunione straordinaria del Consiglio comunale di Terralba e dei Comuni della zona interessati, ai quali si è aggiunto anche il Consiglio provinciale di Oristano.

Amministratori locali e cittadini uniti per manifestare le proprie perplessità e la propria contrarietà ai vincoli imposti da un piano delle fasce fluviali, contro il quale è sorto anche un comitato promotore popolare che contesta le modalità e i presupposti sui quali è stato elaborato il piano. Presenti i sindaci di Terralba, Uras, San Nicolò d'Arcidano, Arborea, Solarussa, Bosa, San Gavino e la giunta ed i consiglieri della Provincia di Oristano.

Un'assemblea animata da diversi interventi, aperti dal presidente del Consiglio comunale di Terralba, Rinaldo Casu.

Deciso e duro l'intervento del Sindaco di Terralba, Giampietro Pili, critico con la politica regionale assente all'incontro e per il mancato coinvolgimento della comunità locale nelle fasi di studio e predisposizione del Piano, comunque fiducioso per un positivo responso al ricorso presentato al Tar, mentre il presidente del Comitato promotore Adolfo Rullo ha assicurato che "l'occupazione del Comune continuerà".

"Una preoccupazione che riguarda tutta la provincia", ha detto il presidente della Provincia Massimiliano de Seneen nel suo intervento, "un Piano che mette in difficoltà un intero territorio a cominciare dalla città capoluogo che ha appena approvato, con fatica, il proprio Piano Urbanistico. Se si parte da presupposti inesatti, da un quadro conoscitivo non corrispondente a quello reale e attuale è chiaro che il risultato dell'elaborato non può essere che catastrofico".
"E' necessario che il Piano si basi su studi che tengano conto anche della storia idrogeologica del territorio", ha proseguito il presidente della Provincia, "soprattutto in considerazione che i vincoli imposti, in seguito, saranno difficilmente superabili.
"La Provincia si schiera a fianco e dà pieno sostegno alle Comunità danneggiate da questo Piano" ha concluso il presidente de Seneen, "così come ha sempre fatto presenziando e contestando il Piano regionale in ogni incontro tenutosi sull'argomento".

Le perplessità al Piano stralcio delle fasce fluviali, d'altronde, sono state, da subito, evidenziate alla Regione Sardegna da parte dell'assessore provinciale all'Ambiente Emanuele Cera, anche formalmente con un documento che riporta una serie di osservazioni circostanziate sui punti contestati.

"E' assolutamente necessario evitare situazioni eccessivamente rigide e vincolanti per il territorio", ha detto nel suo intervento l'assessore Cera, "la parte del Piano che riguarda il territorio di Terralba ha necessità di uno studio più approfondito. Chiediamo risorse per azioni che limitino il rischio, non vogliamo vincoli ma messa in sicurezza".

Preoccupazione, dissenso, contestazione: tutti argomenti trattati e richiamati negli altri interventi, da quello del presidente del Consiglio provinciale Mauro Solinas a quelli dei sindaci presenti.

Leggi la nota stampa del 7 ottobre 2011

Leggi la nota stampa del 25 ottobre 2011

Leggi le osservazioni inviate dalla Provincia alla Regione