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Tragedia di Porto Alabe, replica dell'assessore Cera

12/08/2011  - 

"Non era mia intenzione intervenire in un momento così triste e drammatico, ma le accuse infondate riportate sui mass media mi obbligano ad una risposta che chiarisca le responsabilità del mio assessorato e della Provincia in generale". Con queste parole l'assessore alla Protezione Civile, Emanuele Cera, riprende le polemiche legate alla disgrazia dei giorni scorsi a Porto Alabe e replica al Sindaco di Tresnuraghes Antonio Cinellu , entrando nel merito delle sue dichiarazioni di commento alla tragedia nelle quali è chiamato in causa il piano di salvamento a mare predisposto dalla Provincia.

"I Comuni di Tresnuraghes e Magomadas", precisa l'assessore Cera, "non hanno mai manifestato alcun interesse alla sottoscrizione di un accordo di adesione al Piano di Salvamento, pur convocati e sollecitati a più riprese, anche per vie telefoniche. Interesse che, invece, gli altri amministratori dei Comuni costieri del territorio hanno dimostrato per l'attivazione di un servizio fondamentale."

In questo senso appare premonitrice la nota informativa che l'assessore Cera ha pubblicato appena un mese fa, con la quale ha ripercorso il lungo e complesso iter di predisposizione del Piano di Salvamento che evidenzia la totale assenza e disinteresse degli amministratori dei due comuni.

"La postazione prevista a Bosa è nata proprio da un'indifferenza che non mi spiego", ha sottolineato Cera, "tenuto conto che l'intervento richiesto al Comune di Tresnuraghes era inferiore ai 2mila euro, una minima parte del finanziamento regionale destinato al Comune di cui chiederò conto nelle sedi competenti".

La nota del 12 luglio 2011