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Controllo della popolazione di zanzare con la lotta antilarvale e la lotta antialate

L’area monitorata è quella costiera che si estende da Bosa, a Marceddì, comprendendo ovviamente tutte le Borgate marine, le zone stagnali e peristagnali, tutte le aree umide, i comuni costieri e soprattutto la città di Oristano, zone a spiccata vocazione turistica
La speranza di eliminare completamente le zanzare è praticamente vana, ma si cerca di contenere l’infestazione entro limiti sopportabili dalla popolazione.

Le specie più comuni e moleste per l’uomo, che se talvolta fungono da vettori di agenti patogeni, sono la Culex molestus e la zanzara Tigre (Aedes albopictus), che sono le zanzare di città, l’Oclerotatus caspius l’Oclerotatus caspius detritus che si trovano nelle zone perilagunari e salmastre e l’Aedes mariae tipica delle pozze di scogliera,

Una efficace lotta antilarvale presuppone la conoscenza dettagliata della distribuzione dei focolai presenti sul territorio, pertanto al fine di pianificare al meglio la lotta alle zanzare sono stati catalogati circa 500 focolai di riproduzione nella zona costiera del territorio provinciale compresa tra Bosa e Marceddì.

In genere si preferisce effettuare per quanto possibile la lotta antilarvale anziché la lotta antialate che, onde evitare di diffondere insetticida nell’ambiente, senza peraltro avere la garanzia di un buon successo, viene attuata solo in casi assolutamente indispensabili. A tal fine sono state ubicate delle trappole di monitoraggio in diversi punti della città di Oristano, di Bosa e della zona costiera che dando un’indicazione attendibile della concentrazione di zanzare presenti, indirizza opportunamente le attività di disinfestazione.