} $(window).on("scroll touchmove", function() { $("#cc-cookies").css({"position": "relative"}, $(document).scrollTop() > 32); }); Provincia di Oristano | West Nile Disease
Logo della Provincia di Oristano

Provincia di Oristano - sito web ufficiale

West Nile Disease

Caricamento video...

 

 30 03 2016   |  West Nile Disease (WND)

La West Nile Disease (WND) è una malattia ad eziologia virale, trasmessa da zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici che domestici, negli equidi e nell’uomo. Il virus della West Nile (WNV), appartenente alla famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, è stato originariamente isolato nel 1937 in Uganda (distretto di West Nile) dal sangue di una donna con sintomatologia febbrile. In Italia la malattia è stata diagnosticata per la prima volta in Toscana (Padule di Fucecchio) nella tarda estate del 1998. Il focolaio interessò 8 allevamenti ed 1 ippodromo, dove alcuni cavalli presentarono sintomatologia clinica di tipo neurologico.

A distanza di 10 anni dalla prima notifica, nell’agosto 2008 la WND è ricomparsa in Italia nell’area del delta del Po. Il focolaio ha interessato 8 province in 3 differenti Regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia), coinvolgendo equidi, uccelli stanziali e selvatici. Casi neurologici di malattia sono stati osservati negli equidi e, a differenza di quanto avvenuto in Toscana nel 1998, anche nell’uomo.

Filmato

Nel 2009 l’infezione è tornata a manifestarsi coinvolgendo in parte le stesse aree geografiche del 2008 ed estendendosi a nuovi territori dell’Italia centrale, interessando complessivamente aree comprese in 6 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio). Come nell’anno precedente la WND ha coinvolto equidi, uccelli stanziali e selvatici. Sintomi clinici di meningo-encefalite sono stati nuovamente osservati negli equidi e nell’uomo.
La comparazione del genoma dei virus isolati nel 1998, 2008 e nel 2009 con alcuni ceppi isolati in Paesi del Bacino Mediterraneo, ha evidenziato un’elevata similitudine. Tale elemento ha indirizzato l’ipotesi secondo la quale l’origine dei focolai italiani sia da attribuire all’introduzione del WNV dall’Africa sub-sahariana o da altre aree endemiche mediante le migrazioni di uccelli.

Il notevole grado di conservazione dell’intero genoma virale dei ceppi responsabili dei focolai del 2008 e del 2009, inoltre, fa ritenere che il virus sia stato capace di sopravvivere nel corso del periodo inter-epidemico, superando l’inverno e dando vita ad un nuovo ciclo di trasmissione nel 2009 nelle aree infette del Nord Italia.

Nel 2010 la WND in Italia ha interessato anche territori in precedenza non coinvolti dalla circolazione virale. Le regioni interessate sono state: Sicilia, Molise, Veneto, Emilia Romagna e Puglia. Le indagini effettuate a seguito di casi clinici segnalati negli equidi, hanno consentito di evidenziare positività anche negli uccelli stanziali e selvatici in Emilia Romagna e in Veneto. Casi clinici di malattia sono stati nuovamente osservati negli equidi in Sicilia e in Veneto e nell’uomo in Veneto. Nel 2011 la WND è ricomparsa in Italia per il quarto anno consecutivo.

Le Regioni interessate sono: Sardegna, Calabria, Basilicata, Sicilia, Friuli Venezia Giulia e Veneto. I focolai verificatisi in Sardegna, Basilicata e Calabria rappresentano la prima evidenza di circolazione virale in queste Regioni. Positività sono state riscontrate, oltre che sugli equidi, sugli avicoli, sugli uccelli sinantropici e selvatici, su pool di zanzare. Sintomi clinici di meningo-encefalite sono stati osservati negli equidi (Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia) e nell'uomo (Sardegna, Veneto, Toscana).

(fonte: Centro Studi Malattie Esotiche (CESME) - Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" - Campo Boario - TERAMO)